Dolce fata delle notti buie,
parlami ancora di te,
sgretolando il silenzio,
come un macigno
che grava sull'anima.
Liberami il cuore dall'affanno
e allarga queste sbarre troppo strette,
tra le quali braccia tese verso il cielo
cercano le tue mani.
Riesco a sfiorare le tue labbra socchiuse,
raccogliendo energie nascoste
nel segreto del tuo passaggio,
e sento sulle dita il vento caldo
del canto infinito.
Rubo all'aria il tuo respiro
e col pugno chiuso
lo avvicino alla mia bocca,
che già con nuova voce
sussurra
le tue parole d'amore.
Cristiano Bartolomei
parlami ancora di te,
sgretolando il silenzio,
come un macigno
che grava sull'anima.
Liberami il cuore dall'affanno
e allarga queste sbarre troppo strette,
tra le quali braccia tese verso il cielo
cercano le tue mani.
Riesco a sfiorare le tue labbra socchiuse,
raccogliendo energie nascoste
nel segreto del tuo passaggio,
e sento sulle dita il vento caldo
del canto infinito.
Rubo all'aria il tuo respiro
e col pugno chiuso
lo avvicino alla mia bocca,
che già con nuova voce
sussurra
le tue parole d'amore.
Cristiano Bartolomei
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