lunedì 13 dicembre 2021

 Petali delicati

come note di musica lontana,

filtrano la luce dell'anima.

Mi sento cosi piccolo

di fronte all'amore che provo,

un silenzioso pensiero in continuo divenire che vorrebbe donare

senza chiedere nulla in cambio.

Voci senza volto cantano melodie che riconosco, arpe con corde d'argento

brillano sui lidi nostalgici della lontananza, riflessi di bianche conchiglie rimandano immagini sbiadite come antichi specchi di luce e ombre. Segrete sofferenze siedono come saggi intorno ad un tavolo vuoto.

Nessuno ha voglia di parlare, tutti restano in ascolto, nell'aria un profumo materno diventa la tua preghiera, i tuoi occhi si illuminano di mille colori

giovedì 19 agosto 2021

Luoghi nell'anima


Ci sono luoghi che entrano nell'anima,

come certe figure di santi

nel silenzio di una cattedrale,

mentre una candela testimonia la tua più intima preghiera,

e fuori il mondo corre,

nonostante il tuo profondo silenzio.


Cristiano Bartolomei

venerdì 13 agosto 2021

Una stella

Una stella lontana

brilla nella notte,

una luce nell'anima,

un ricordo indelebile.

Poco fa era soltanto una stella,

adesso è un pensiero 

che mi illumina il cuore,

che cerca il tuo amore

nel vuoto dell'assenza.


Cristiano Bartolomei


domenica 25 luglio 2021

La stessa realtà - romanzo di Cristiano Bartolomei



Una storia intensa, emozionante, un percorso interiore adatto a chiunque, per ritrovare la speranza, la fiducia in sé stessi e nell'amore. Il rapporto tra genitori e figli è analizzato in maniera semplice e profonda.
Lo consiglio a chi ha paura e desiderio di rinascita, nella continua attesa di un cambiamento che è già implicito nella vita stessa. 

È acquistabile on line a questo indirizzo: 

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venerdì 25 giugno 2021

Se ...

 Se fossi rimasto più a lungo,

se avessi ascoltato, capito,

intuito.

Tutto ruota intorno ad un se,

una possibilità espressa

in due lettere,

un'azione conclusa

con l'inconcludenza.

Se, una semplice particella 

che racchiude tanti verbi

all'infinito.

domenica 30 maggio 2021

Vano ogni pensiero

Vano
ogni pensiero
che non sia amore,
estraneo 
come vento
che ti sfiora
e vola via
lontano.
Solitudine
di nuvola leggera,
bianco
candore di Luna piena,
ritorna un suono
ancora umano,
che il ricordo stesso
rende vano.

Cristiano Bartolomei







sabato 1 maggio 2021

Passaggio silenzioso

 Ci sono luoghi che mi mancano

senza averli mai visti.

Come se li avessi già vissuti,

abbandonati e poi ritrovati.

Strade, paesaggi, 

in un sogno,

popolano i miei desideri.

Un senso di vuoto mi divide

da ciò che sono

e ciò che forse sono stato.

Parole non pronunciate

mi legano ai non ascoltatori,

viandanti inconsapevoli

di un silenzioso passaggio.


Cristiano Bartolomei

venerdì 30 aprile 2021

Un piccolo viaggio solitario

 C'è nell'aria qualcosa di nuovo, forse il profumo della Primavera che splende tra gli alberi. Mi mancano i campi incolti e la campagna disordinata. Un ruscello si inoltra tra gli aranci, l'ombra culla i miei sogni di bambino curioso. Poche parole, semplici gesti. Ricordo il mio silenzio, quando nonno mi portava nel suo giardino e dava da mangiare alle galline. Tirava fuori le uova, come gemme, dall'antica casetta di pietra e si rinnovava il mistero della Natura. Tutto profumava, il muschio verde scuro dava un tocco di colore alla piccola panca di pietra, sotto il pergolato. L'acqua della sorgente muoveva i fili d'erba chiara, le bollicine d'aria mi correvano incontro. Immergevo le dita nell'acqua fresca, viva, era una sorgente divina. Mi disseto ancora da quell'acqua pura, e dove c'erano gli alberi, giace nuda la terra, fino alle grate delle piccole finestre della casetta di pietra.
La sorgente è stata sepolta, come per coprire un passato che non ritornerà.
Osservo intorno la desolazione, il silenzio è profondo, immenso, mi tocca l'anima, mentre ingoio bocconi vuoti di tristezza e nostalgia. Niente è più come prima, persino gli uccellini sono scappati, forse disorientati dal luogo in rovina.
Ma i miei ricordi sono nitidi, le voci, le parole fluttuano come fa il vento tra le foglie. Mi sembra di udire un rumore di risacca, non vedo la schiuma delle onde, le ombre della spiaggia bagnata. Vorrei nuotare verso l'orizzonte, ma torno indietro sulle mie tracce, prima che l'acqua ingoi completamente ogni segno del mio passaggio. Il cuore è un antico sistema di rovine silenziose, alcune costruzioni resistono intatte. Intorno tutto è cambiato, lo sento in ogni battito, in ogni movimento del petto che si allarga, inspirando i languidi paesaggi dell'assenza. Mi ritrovo solo in questo luogo addormentato, il mio giorovagare non è stato un brutto sogno, è sempre la stessa questa vita che mi insegue, col suo continuo rifiorire. Quelle antiche acque di sorgente sono lacrime sospese nel verde taciturno di un mattino di Primavera. Provo a correre lungo la strada sterrata, i rumori che una volta mi facevano compagnia, adesso mi spaventano. Cerco di risvegliare i miei piccoli sogni, mentre accarezzo un filo d'erba. Intanto il Sole si nasconde dietro la collina, riappare timida la Luna nel cielo ancora chiaro, sul finire del mio piccolo viaggio solitario.

Cristiano Bartolomei
                                                                                            

mercoledì 21 aprile 2021

La clessidra - the hourglass

 Il disegno degli alberi

sulla tela del cielo,

vola sopra una nuvola

il mio pensiero.

Siamo soli.

Una goccia di brina 

diventa una lacrima

che scende sul tuo viso

di rosa pallida,

come fosse anima.

Riflesso nei tuoi occhi

il colore del mare,

le onde ritornano

verso l'orizzonte.

La sabbia scivola 

dentro le nostre mani,

come fosse una clessidra

che non potrò girare.

Siamo soli.


Cristiano Bartolomei


The drawing of the trees

on the canvas sky,

flies over a cloud

my thought.

We are alone.

A drop of frost

becomes a tear

that falls on your face

like on a pale rose,

as if it were soul.

In your eyes

the color of the sea,

the waves return

thowards the horizon.

The sand slips

inside our hands,

like an hourglass

that I will not be able to turn.

We are alone.


Cristiano Bartolomei


domenica 28 marzo 2021

Il mendicante di sogni - The mendicant of dreams

Rivedo i vicoli antichi, silenziosi,

come i miei passi di bambino.

È scomparsa la fantasia, il gioco,

le voci sono lontane.

Un vecchio portone, come allora,

custodisce il mio ricordo,

testimone inconsapevole 

di un dolce passato.

Una stradina,

un universo senza confini.

Ritornano i volti,

i sorrisi, la dolcezza,

i racconti di altre vite,

giocattoli di luce

e tenerezza

per un piccolo mendicante di sogni.


Cristiano Bartolomei


I see the ancient, silent alleys,

my baby steps.

The fantasy, the game are disappeared,

the voices are far away.

An old door, like then,

keeps my memory,

unwitting witness

of a sweet past.

A small street,

a universe without borders.

Faces return,

the smiles, the sweetness,

the tales of other lives,

toys of light

and tenderness

for a little mendicant of dreams.

 

Cristiano Bartolomei


domenica 21 marzo 2021

Oltre l'orizzonte

 















Azzurro il colore del cielo,

dipinto di luce che porta lontano.

Una finestra sul mondo.

Affacciati, 

da una parte all'altra,

cerchiamo dietro la linea dell'orizzonte

uno sguardo che ci appartiene.

Riflessi nei nostri occhi,

colori tenui,

contorni appena accennati.

C'è una sostanza che va oltre,

a tratti ci sfugge

come sabbia tra le mani di un bambino.


Cristiano Bartolomei


giovedì 25 febbraio 2021

Il divino delle piccole cose - The divine in the little things

Photo by Vittorio Bartolomei


Già da bambino amavo i piccoli spazi di silenzio e luce,

i raggi del Sole che lambivano i teneri rifugi della mia fantasia.

Nell'ombra, tenue e malinconica, i colori pallidi di vecchi libri,

in fila come testimoni di un tempo che non mi apparteneva.

Tutto era divino, come le figure dei santi appese al muro, 

promesse appuntate sulle pareti azzurre della speranza.

E in quel silenzio, profumato di bucato e aria fresca,

sognavo immagini lontane.

Con un brivido di paura e meraviglia, sorpeso dai miei stessi pensieri,

volgevo gli occhi all'azzurro del cielo, oltre quella stanza,

dove l'essere infinito diveniva la mia stessa essenza. 

Cristiano Bartolomei 

 
Even as a child I loved the small spaces of silence and light,

the rays of the sun that lapped the tender shelters of my imagination.

In the shadow, soft and melancholy, the pale colors of old books,

lined up as witnesses of a time that did not belong to me.

Everything was divine, like the figures of the saints hanging on the wall,

promises pinned on the blue walls of hope.

And in that silence, scented with laundry and fresh air,

I dreamed of distant images.

With a thrill of fear and wonder, surprised by my own thoughts,

I turned my eyes to the blue sky beyond that room

where the infinite being became my own essence.
Cristiano Bartolomei